di Pina Favarolo - per contatti: ilbeltempo@gmail.com

lunedì 31 dicembre 2012

Fine d'anno barocca

Per l'ultimo giorno dell'anno ecco un lavoro barocco che più barocco non si può.. Oro e porporina a profusione per contornare l'immagine e illuminare il fondo scuro tipico della pittura seicentesca. Con l'augurio che la luce rischiari il cammino per il nuovo anno che sta per iniziare..




particolare
particolare

venerdì 28 dicembre 2012

Il mio Découpage natalizio

Ho vintoooooo!!!
L'associazione DécoupageItalia a cui sono iscritta da tempo e che promuove da sempre la conoscenza  e la pratica del découpage autentico attraverso incontri, eventi e partecipazioni alle più importanti fiere di settore, per questo Natale ha indetto un concorso aperto a tutti gli appassionati di quest'arte, per lavori a tema natalizio dal titolo " Il mio Découpage natalizio" 




ho partecipato coi lavori foto n°20 e 21 e con mia massima soddisfazione....ho vintooooo!! Primo e secondo posto in classifica! Grazie agli amici e non che hanno apprezzato i miei lavori e mi hanno votato!!
Ecco la pergamena della vittoria!!
1° e 2°  Classificato


mercoledì 26 dicembre 2012

La leggenda del Lupino


La leggenda del lupino (R. de Simone, ed. EMI)

A Betlemme se iettaje lu banne
contr’a criature sott’a li dduje anne.
Fuje Maria cu nu ruosse schiante
lu figlie arravugliate rint
’a lu mante.
E li giudei nun hanne riciette
a ogni mamma sbatte lu core ’mpiette.
Fuje Maria e va pe’ la campagna
ca l’angelo da ciele t’accumpagna.
Oje lloche ‘nu giudeo cu ’na brutta faccia
le vo’ levà lu figlie da li braccia.
Fuje Maria e corre senza sciate
lu Bambenielle zitte e appaurate.
E attuorne attuorne nun ce sta repare
sule ciele scupierte e tiempe amare.
Curre Maria ca viente s’avvecine
curre e annascunne a Giesù Bambine.
Quanne ’a Maronna perze se verette
a ogni fronna «aiute! aiute!» ricette.
Frutte ’e lupine mie, frutte ’e lupine
arrapete e annascunne lu mio bambino.
«Vattenne!» lu lupine rispunnette
e forte forte le fronne sbattette.
Lupine ca tu fuste amare assaje
sempe cchiù amare addeventarraje.
E doppe ca lu lupine se ’nzerraje
Maria a n’albere ’e pigne tuzzuliaje.
Frutte ’e pignuole mie, frutte ’e pignuole,
arapete e annascunne lu mio figliuolo.
E subbete lu pignuole s’arapette
e mamma e figlie ’nzine annascunnette.
Reparete reparete Maria
ca li giudei so ghiute p’ata via.

La leggenda del lupino fa parte della tradizione dei canti natalizi napoletani ripresi e rielaborati da Roberto deSimone, fondatore della NCCP nel 1967 e fautore di un prezioso lavoro di ricerca e recupero della musica napoletana e campana, dalle villanelle alla musica sacra dal '600 in poi.
Narra della fuga della Sacra Famiglia per salvare Gesù Bambino scampando alla strage degli Innocenti ordinata da Erode. Durante il tragitto, la Madonna per sottrarsi ai persecutori chiede aiuto alle piante e agli alberi che trova lungo il percorso; si rivolge così al lupino dagli alti fusti che ben avrebbe nascosto e riparato la mamma e il santo Bambino, ma il lupino si rifiuta di offrire riparo e così in cambio della sua asprezza viene condannato per sempre a generare frutti amari. Più avanti la Madonna trova un pino e chiede aiuto anche a lui, il pino benevolmente apre le fronde, accoglie e nasconde alla vista dei persecutori madre e Figlio. Gesù allora benedice il frutto di quest'albero e in ogni pinolo imprime una "manina" in ricordo della sua benedizione e gli regala l'odore dell'incenso santo per perpetrare il ricordo della sua generosità; a Napoli, forse per questo, a Natale e a Capodanno era ed è tradizione benaugurante bruciare una pigna in casa per far diffondere l'odore della sua resina che si scioglie sul fuoco e raccoglierne e mangiarne i frutti.

domenica 23 dicembre 2012

Decori in 3D

Questa tegolina con decoro di angioletto con tamburello è realizzata con un découpage 3D; un'idea carina e originale può essere usare queste tegoline mini per decorare l'albero di Natale o come segnaposto per le tavole dei giorni di festa, regalando poi a ciascun commensale il proprio in ricordo della festa. 


Breve scheda tecnica
Preparato il fondo color oro pallido, l'ho spugnato con la missione a spirito e attesa l'asciugatura ho coperto con fiocchi di foglia oro. Ho isolato con lacca decerata. Ho poi applicato il decoro e ho poi riempito con pasta modellabile che una volta asciutta ho poi ricoperto con una seconda immagine in modo da simulare i volumi del corpo dell'angioletto e del tamburello.


Ho verniciato con più mani di finitura lucida e carteggiato. Infine ho evidenziato i sonagli dello strumento, l'ala e il decoro sulla fronte con pasta metallica oro ricco.


mercoledì 19 dicembre 2012

Découbijoux-2

Continua la sperimentazione e la realizzazione di bijoux realizzati con la tecnica del découpage; questi oggetti possono diventare anche un'idea carina e originale per dei regalini natalizi...

Mucha A.
Breve Scheda Tecnica
Per questi ciondoli ho utilizzato degli ovali di balsa grezzi preparati con gesso fino e carteggiatura. Per il primo ho utilizzato un'illustrazione di A.Mucha su un fondo preparato con colore acrilico verde foresta con effetto micaceo, applicando lo strass color ruggine sulla fibbia della cintura. Ho poi "annegato" il ritaglio con vernice di finitura lucida e un ultima mano di vernice triplo strato. Ho infine montato il ciondolo con una contromaglia color bronzo anticato e un cordoncino di seta in tinta.

Viole pansè

Super romantico quest'altro ciondolo con delle viole del pensiero blu/viola su fondo oro patinato e strass in colori coordinati. Montato poi con una contromaglia dorata a foglia.

Mandala

Per questo terzo lavoro ho preparato la base come per quelli precedenti ed ho scelto un fiore in stile mandala indiano applicandolo su un fondo rosa patinato rame. Ho ritoccato il disegno con smalto metallico oro e verniciato. Bello vero???

venerdì 14 dicembre 2012

Le candele sorprendenti

Le candele con la loro luce mi sono sempre piaciute tanto e  per il periodo natalizio avere qualche candelina accesa per casa è quasi un obbligo per illuminare e riscaldare il cuore di speranza e serenità. Chi fa découpage come me lo sa, qualsiasi oggetto può diventare spunto per idee e per nuovi progetti di decorazione; finora non mi ero mai cimentata nella realizzazione di candele decorate a découpage frenata dal pensiero che, per quanto si  possano usare materiali creati apposta per lo scopo e di certo sicuri, si tratta pur sempre di materiali sottoposti a combustione che, penso, possono generare fumi e sostanze potenzialmente nocive. Con questa convinzione e sotto la spinta ecologista del riciclo creativo, vedendo il rotolo di carta-cucina che stava terminando, lasciando intravedere l'anima di cartone, mi si è accesa la lampadina del genio découpagista...creare da quel cartone delle "candele" sorprendenti (ovvero con la sorpresa)...sicure e cosa non trascurabile, riutilizzabili, basta infatti sostituire solo la candelina all'interno quando serve!!


Breve scheda tecnica
Ho tagliato il rotolo di cartone in sezioni e ho creato all'interno una sorta di alloggiamento, sempre col cartone, dove posizionare le candeline scaldavivande. 

decoro oriente, fondo verde satin e oro con decori paisley a rilievo
Ho preparato la base con una leggera passata di gesso fino carteggiato levigando la superficie. Ho quindi decorato in stili diversi prediligendo colori scintillanti e caldi,
puro stile vittoriano; rosso cupo patinato rame e oro a rilievo
poi ho proceduto ad arricchire il decoro con finto piombo color oro e più mani di finitura lucida all'acqua, carteggiando delicatamente per non rovinare i supporti.
Ritaglio accurato dell'immagine, fondo carta pizzo su color burro,  oro a rilievo per i particolari

sabato 8 dicembre 2012

Tempo di Natale

Ci siamo!! Oggi è l' 8 dicembre. Per tradizione a Napoli solo da oggi si comincia ad addobbare la casa con l'albero di Natale, i fili e le palline colorate e si monta il presepe che di giorno in giorno fino alla notte di Natale si popola di personaggi, di pastori, di lucine, di luccichii e....di Speranza!
Nel pieno rispetto della tradizione, comincio oggi pure io...concedetemelo, con un pizzichino di nostalgia....


 


It' s Chirstmas time!!!



domenica 18 novembre 2012

Découbijoux

Questa volta ho voluto sperimentare il découpage nella realizzazione di bijoux; ecco terminati dei ciondoli lavorati con la tecnica del découpage classico e montati poi con perle e beads di vetro boemo. Il risultato del connubio mi pare sia più che soddisfacente...

ciondolo "Mucha"


ciondolo "Barbier"


Breve scheda tecnica 


Per questi ciondoli sono partita da basi di legno grezzo opportunamente trattate con gesso fino e carteggiatura per ottenere un supporto ben liscio; per il ciondolo "Mucha" ho composto la decorazione e sulle parti che rimanevano scoperte ho dorato con foglia oro ed ho isolato con un paio di mani di vernice lucida all'acqua. Ho applicato gli elementi "brillanti" sull'abito e ho steso alcune mani di vernice di finitura lucida triplo strato. Ho carteggiato con cura applicando un'ulteriore mano di "triple gloss" per conferire  al ciondolo l'aspetto di un cabochon . Per il ciondolo "Barbier" ho realizzato un fondo con porporina liquida color vino che ho poi ulteriormente illuminato con una patina all'acqua. Ho poi applicato la foglia argento conferendo un aspetto un pò raku e un pò "lunare" adatto allo stile della figura del decoro ed ho dato una  finitura lucida applicando poi gli strass ai lati. Anche qui ho passato una primo strato di vernice triplo spessore, carteggiato e ripassato ulteriomente la stessa vernice. Ed ecco l'effetto finale. 

lunedì 29 ottobre 2012

Creattiva a Napoli

Domenica 28 ottobre si è conclusa  la prima edizione della fiera Creattiva a Napoli e come preannunciato scrivo qua la mia esperienza dopo la visita. Venerdì 26 in mattinata sono arrivata alla Mostra d'Oltremare e presso i padiglioni 5 e 6 c'erano già molte persone che si dirigevano verso l'entrata.

Mostra d'Oltremare-Napoli


Gli espositori presenti per questa prima edizione a Napoli sono stati una sessantina circa (come si legge dal comunicato diffuso dall'organizzazione della fiera) provenienti da tutta Italia e anche qualcuno da Francia e Spagna, in rappresentanza degli operatori dei diversi settori degli hobby e della creatività. Ho trovato che molto spazio è stato dedicato al ricamo e ai "lavori d'ago", (belli gli stand del lavoro a tombolo) al cucito e al knitting (lavoro a maglia e uncinetto). Belli e profumatissimi  di cioccolata e di pasta di zucchero anche gli stand dei materiali e delle dimostrazioni per il cake design (l'arte di decorare i dolci, molto di moda in questo periodo).

gli stand
Per quanto riguarda il découpage invece, forse perché non è più "l'hobby del momento" come accadeva fino a qualche tempo fa, fatto che però, forse lo aveva un pò banalizzato, ho trovato una scarsa presenza di espositori, di materiali e di belle e valide novità per questo specifico settore creativo. 
Ho trascorso gran parte della mia visita in fiera presso lo stand di DécoupageItalia, dove facevano bella mostra molti lavori delle socie che hanno suscitato l'interesse dei visitatori e dove ho avuto modo di ritrovare alcune socie e amiche ed è stata una piacevole occasione per confrontare idee, esperienze ed opinioni.

incontro tra socie e appassionate allo stand Découpageitalia
                           

E' stata davvero una bella giornata e spero che sia possibile ripetere anche nei prossimi anni questa piacevole esperienza con altre edizioni di Creattiva sempre più ricche di espositori e prodotti innovativi. E' importante per una grande città come Napoli avere una manifestazione di ampio respiro che possa diventare un punto di riferimento stabile per tutti gli appassionati di arti creative del Sud. Mi auguro che in futuro vi sia maggior spazio per il découpage che con la sua grande e antica tradizione merita un'attenzione che va al di là delle mode

Arrivederci al prossimo anno Creattiva!!!

   

domenica 21 ottobre 2012

Benvenuta Creattiva a Napoli !




Nel corso del prossimo fine settimana, da venerdì 26 a domenica 28 ottobre, alla Mostra d' Oltremare di Napoli visiterò la fiera delle arti manuali Creattiva Napoli. E' una manifestazione molto attesa dagli appassionati napoletani di arti creative, se consideriamo che da molti anni non si tenevano più in città manifestazioni di questo genere. Creattiva nasce a Bergamo ed è questa la prima edizione a Napoli. Non vedo l'ora di esserci! Le fiere infatti sono una ottima opportunità per aggiornarsi su materiali e tecniche innovative ma soprattutto sono una imperdibile occasione per immergersi in un festoso turbinio di colori e materiali, una gioia per gli occhi e per il cuore di chi ama creare con le proprie mani e un significativo momento di incontro e condivisione tra produttori, esperti e appassionati. Gli espositori presenti a Creattiva saranno moltissimi, con una notevole varietà di prodotti per tutti i settori creativi e la manifestazione è arricchita da tantissimi corsi e dimostrazioni. Sarà presente con propri spazi anche Découpage Italia, l'associazione di découpage di cui faccio parte da diversi anni. Spero che saremo in tanti a visitare la fiera e che diventi un appuntamento stabile per tutti i creativi napoletani. Io di sicuro non mancherò e la prossima settimana vi racconterò le mie giornate in fiera. Benvenuta a Napoli, Creattiva!
Ecco il link al calendario dei corsi e dimostrazioni 
http://www.bergamocreattiva.com/napoli-creattiva/wp-content/uploads/2012/10/ELENCO-PROVVISORIO-corsi1.pdf


giovedì 11 ottobre 2012

Tavola con Madonna e Bambino

Per questa tavola ho utilizzato una bella immagine  caratterizzata dal manto scarlatto che cinge le spalle della Madonna, in tipico stile fiammingo (Jan van Eyck, Madonna di Ince Hall, 1433, Melbourne, National Gallery of Victoria ) che mostra a Gesù Bambino un libro, simbolo della Sapienza.



Breve scheda tecnica
Dopo aver preparato la tavola di legno con più mani di gesso fino, ho proceduto alla doratura a foglia stendendo prima del bolo rosso e una volta asciutto, ho passato la missione a spirito (che preferisco per la resa e la lavorabilità rispetto a quella a acqua o a solvente) e una volta diventata "appiccicosa" ma non del tutto asciutta, ho steso la foglia oro ed ho eliminato tutti i residui accuratamente con un pennello a setole morbide. Ho protetto e isolato la foglia oro con lacca decerata e ho atteso la completa asciugatura. Ho  incollato il ritaglio evidenziando i particolari dorati dell'immagine con porporina liquida  color oro ricco e steso un'ulteriore mano di lacca decerata. Ho steso della vernice screpolante per ottentere un craquéle fitto con crepe sottili che ho poi evidenziato con del bitume di Giudea. Per i punti in cui volevo rendere un effetto più invecchiato, che ricordasse la patina di fuligine delle candele che si deposita sui quadri antichi, ho rafforzato l'effetto stendendo un pò di colore a olio terra d'ombra bruciato. Ho terminato con molte mani di vernice satinata e con un'accurato lavoro di scartavetratura.

mercoledì 19 settembre 2012

19 settembre: San Gennaro

Ecco il mio personale omaggio a San Gennaro....
mia madre mi aveva chiesto di realizzarle un quadretto a découpage con l'immaginetta di San Gennaro... et voilà


Scheda tecnica
Ho fotocopiato l'immaginetta del santino di San Gennaro ingrandendola. Ho mantenuto lo stile '700 del decoro con un fondo realizzato con una puntinatura oro ricco, ducato e rame  e con del rosso (colore di san Gennaro) evidenziando i dettagli con smalto all'acqua oro, successivamente invecchiato leggermente e creando uno zoccolino con carta marmorizzata oro e lavanda. Infine ho annegato i decori con diverse mani di vernice di finitura satinata.



A San Gennaro

Il 19 di settembre per moltissimi napoletani e per la città nel suo insieme non è un giorno come tutti gli altri, non scorre come tutti gli altri giorni, è il giorno di San Gennaro, il santo patrono della città alla quale è legato da sempre da un rapporto che va oltre la religiosità, la devozione o il folklore.
San Gennaro- F.Solimena 1672
..."La storia di San Gennaro comincia con la storia di Napoli, e molto probabilmente finirà con essa; entrambi si affiancano senza posa e ad ogni grande evento, felice o infelice , si toccano e si confondono....dall'inizio del IV secolo ai giorni nostri San Gennaro è il principio e la fine di ogni cosa; tanto è vero che nessun mutamento si è compiuto senza il permesso, l'ordine o l'intervento del potente protettore..."
Così scriveva Dumas padre nel 1843; senza spingersi agli eccessi sopra  descritti è sicuramente vero che i napoletani confidano nell'assistenza vigile del santo perchè sorvegli e intervenga sulla vita della città e sulle vite di chi la popola.
Fin dalle prime ore della mattina del giorno del Santo, il traffico, la confusione, la fretta che normalmente connotano la via Duomo dove si trova la cattedrale della città e la cappella del tesoro di San Gennaro
la cappella del Tesoro 
lasciano il posto a una calma  inusuale e la strada si anima di bancarelle e di venditori di dolciumi e statuette di San Gennaro ed i fedeli più mattinieri si dirigono verso la loro meta, con l'intento di far visita all'amico di sempre su cui sai di poter sempre contare e con la consapevolezza e la speranza di assistere a un prodigio che si ripete ogni anno da centinaia di anni: la liquefazione del Suo sangue. A questo prodigio, a questo miracolo, è da sempre legata la sorte della città e dal modo e dai tempi dell'avverarsi di questo evento si traggono gli auspici per un altro anno di vita a Napoli.
Il culto di san Gennaro, narrano le cronache antiche, pare sia fiorito quasi subito dopo il suo martirio avvenuto nell'anfiteatro di Pozzuoli nel 305d.C. ad opera del console romano Timoteo. L'agiografia narra che il console avrebbe ordinato che Gennaro  (Publius Faustus Januarius) allora vescovo di Benevento in visita all'amico Sossio nella zona dei Campi Flegrei, fosse sbranato da belve feroci insieme ai suoi seguaci e che i leoni che già si stavano avventando sulle vittime a un cenno del santo fossero diventati di colpo mansueti. Si ordinò quindi che l'esecuzione avvenisse per decapitazione e che fosse eseguita immediatamente. Si narra che alcune pie donne raccolsero il sangue del Santo in due ampolle e le spoglie furono portate prima nel beneventano e poi trasferite nel luogo sotterraneo  delle catacombe di Capodimonte a Napoli.
Con il regno angioino a Napoli il culto riprese valore, il re Carlo D'Angiò fece realizzare il busto d'argento che contiene il cranio del santo e che fu esposto per la prima volta nel 1305 nell'ampliato duomo napoletano e poi al figlio Roberto si deve l'aver fatto realizzare la teca d'argento che tutt'oggi contiene le due ampolle col sangue.


La prima notizia storicamente certa del prodigio della liquefazione del sangue risale all'anno 1389 e da allora ogni anno il miracolo si ripropone il primo sabato di maggio (per la tradizione napoletana auspicio per l'intera nazione) e il 19 settembre (per la città di Napoli).
Negli anni il culto e il prodigio del sangue di San Gennaro hanno subito periodi alterni; la festa in onore del santo fu "declassata" a facoltativa dal Concilio Vaticano II e il sangue sottoposto a critiche sull'autenticità e sulla possibile contraffazione del contenuto delle ampolle  sottoposto quindi a svariate indagini scientifiche volte allo studio del fenomeno della tissotropia ovvero della proprietà di un liquido solidificatosi di tornare fluido a seguito di sollecitazioni esterne quali ad esempio lo scuotimento. I risultati non sono stati mai concordi ed è comunque certo che la sostanza studiata contenga residui di emoglobina e che si tratti di sangue.
Ma ai napoletani poco importa tutto questo, gli esami, la composizione, la tissotropia, l'esito delle ricerche....la cosa fondamentale, l'unica cosa che conta è che ogni anno l'appuntamento si rinnovi, che l'affetto e il legame col nostro Santo sia sempre immutato così come la speranza della sua vigile presenza sulla città e i suoi abitanti. Anche quest'anno il prodigio si è ripetuto, precisamente alle 09:12 e perciò l'auspicio è di un anno comunque positivo nonostante i problemi e le difficoltà da affrontare; quindi, mi pare decisamente opportuno concludere degnamente dicendo : " San Gennà! Piensace Tu".....  



martedì 4 settembre 2012

My Romantics




... Amore non è amore 
che muta quando scopre i mutamenti 
o a separarsi incline quando altri si separa. 
Oh no! Amore è un faro irremovibile  
che mira la tempesta e mai ne viene scosso; 
è la stella guida di ogni sperduta barca, 
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza. 
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote 
dovran cadere sotto la sua curva lama; 
Amore non muta in poche ore o settimane, 
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: 
se questo è errore e mi sarà provato, 
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

                                                                                 Sonetto 116-W.Shakespeare


sabato 1 settembre 2012

Ovale con iris

Eccolo! Ho terminato l'ovale con gli iris di cui avevo parlato qualche tempo fa inaugurando questo blog.



Breve scheda tecnica
Dopo aver preparato il fondo di questo pannello (dim. 65x50 cm) con gesso fino carteggiato, ho preparato un  colore acrilico avorio con un effetto  leggermente perlato ed ho ritagliato e applicato il decoro con gli iris.
Ho ottenuto poi l'effetto craquèle con  la vernica apposita stendendone  in quantità generosa per creare delle crepe molto vistose che ho poi riempito con colore a olio scelto nei toni  dei fiori della  decorazione (viola, verde foresta, arancio bruciato e turchese ) e pasta cerosa oro pallido, ripulendo con cura l'eccesso. 




Ho rifinito il contorno del pannello con porporina liquida color oro ricco e lacca decerata, passando poi alla stesura della vernice satinata all'acqua per la finitura dell'oggetto. La profondità e la larghezza delle crepe del craquèle hanno richiesto molte mani di finitura intervallate da carteggiatura con carta vetrata di grana differente man mano sempre più sottile, fino alla lucidatura con carta grana 12000 che ha conferito al pannello una superficie totalmente liscia.




giovedì 2 agosto 2012

Il vaso stile Tiffany

Nella sezione "Découpage e dintorni" inserirò tutte quelle mie realizzazioni, i progetti e le decorazioni che non sono propriamente riconducibili alla tecnica del découpage classico, (non propongono quindi  l'effetto finale dei decori "annegati" nella finitura) ma che per l'uso dei materiali e per il tipo di lavorazione sono "vicini" a questa  tecnica.

Il primo lavoro è questo vaso ispirato allo stile Tiffany, riproduce infatti, attraverso l'uso di "tessere" di carta di riso ritagliate sulla base di uno schema, contornate da pasta finto oro, l'effetto ottenuto con l'uso di vetri colorati uniti con la legatura a stagno fuso la cui tecnica fu ideata da L.C. Tiffany agli inizi del '900.


Breve scheda tecnica

Ho proceduto con la pulizia accurata del vaso con alcool a 90° per avere una superficie  sgrassata. Dopo aver scelto il decoro, l'ho fotocopiato su carta di riso bianca. All'interno del vaso ho posizionato un ulteriore copia della decorazione scelta nella posizione desiderata fissando il foglio con dell'adesivo removibile. Ritagliando i singoli elementi dalla carta di riso, li ho poi giustapposti ricostreundo il disegno originale.

particolare
Dopo ho dato alcune mani di vernice all'acqua satinata carteggiando leggermente con carta vetrata a grana fine. Con la pasta finto piombo color oro ricco ho ripassato i contorni  del disegno simulando l'effetto della legatura a stagno. Ho terminato con ulteriori passate di vernice di finitura.

particolare

mercoledì 25 luglio 2012

Edera primaverile


Le edere rigerminanti salivano 
pel vecchio muro scrostato 
con un impeto di giovinezza; 
si attorcigliavano alle
 travi della tettoia come a tronchi vivi;
 coprivano i mattoni
 vermigli d'una tenda 
 di piccole foglie cuoiose, 
lucide, simili a laminette di smalto;
 assaltavano le tegole
allegre di nidi: vecchi e nuovi nidi
 già cinguettanti
di rondini in amore.
                                            G. D’Annunzio.



I tralci sinuosi dell'edera sono uno dei motivi ornamentali che preferisco, se ne trovano spesso nelle carte decorate. Il ritaglio delle foglie, dei rametti e dei loro intrecci sono una bella sfida per gli appassionati del dècoupage e del ritaglio fatto "a regola d'arte" come me.
Per questa cornice (certificata  da  DecoupageItalia), ho scelto un decoro classico usando carta opaca con una texture consistente, difficile da "far scomparire" sotto la vernice ma di bell'effetto.



Breve scheda tecnica
Dopo aver passato il gesso fine sul supporto in legno e aver carteggiato per rendere la superficie levigata, ho preparato un fondo color avorio leggermente satinato che ho poi spaccato con la vernice craquèle.

dettaglio
Riempite le crepe con pigmenti in polvere di due tonalità di verde precedentemente "impastati" con cera d'api neutra, ho isolato il tutto con una mano di vernice finale all'acqua. Ho quindi posizionato i ritagli in modo che corressero lungo la superficie. Dopo le prime 5/6 mani di vernice finale, ho cominciato a scartavetrare e lo spessore della carta ha richiesto numerose ripetizioni di questa operazione fino ad ottenere un bel risultato finale liscio.


lunedì 16 luglio 2012

Stampe botaniche

Una delle mie passioni sono le stampe botaniche antiche che spesso sono anche materiale per i miei lavori. Mi piacerà di tanto in tanto inserire in queste pagine qualche illustrazione. 


Tulipani - B.Besler





Le Rose - J.REDOUTE'


domenica 8 luglio 2012

Il piatto in stile pompeiano


Ciascuno di noi forma la sua cultura ed indirizza il suo gusto grazie a ciò che vede e che lo circonda. Questo piatto che ho realizzato con la tecnica del dècoupage sottovetro si ispira e rende omaggio all'arte che ornava l'antica Pompei,  a pochi chilometri da Napoli, con le sue ville, i giardini con le fontane zampillanti e dove si coltivavano i vitigni del Falerno, con i suoi vetri e gli affreschi che ancora oggi a distanza di duemila anni conservano e offrono al visitatore colori splendidi e irripetibili.


Minerva, la divinità romana  dei guerrieri, della poesia, della medicina, della saggezza, del commercio, delle arti, nonché inventrice della musica.


Molti dei tesori rinvenuti durante gli scavi di Pompei sono  ammirabili oggi presso il  museo archeologico  di Napoli.


Ritratto di Terentius Neo e della moglie (età neroniana)

Flora 


breve scheda tecnica
Il découpage sottovetro si realizza sul retro della superficie di vetro, lavorando cioè " al contrario". Per realizzare il piatto ho sgrassato prima accuratamente la superficie con alcool a 90°, ho steso la vernice per craquelè (Step 1 e 2) che ho lasciato asciugare all'aria. Una volta formatesi le "crepe" le ho riempite con porporina oro ricco e oro verde pulendo l'eccesso.


Ho poi steso la missione a spirito per doratura insistendo sui bordi del piatto e sfumando leggermente verso il centro, dopodichè ho applicato la foglia oro e successivamente passato una mano di lacca decerata. Una volta asciutto, ho incollato i ritagli di carta per la composizione dell'immagine, dipingendo poi a mano i dettagli. Ho protetto il tutto con due mani di vernice di finitura. Per completare ho steso su tutto il retro del piatto della carta di riso verde per simulare l'effetto alabastro e ho terminato con mani di vernice di finitura lucida scartavetrando accuratamente per rendere nuovamente la superficie liscia e uniforme come il vetro.