di Pina Favarolo - per contatti: ilbeltempo@gmail.com

mercoledì 25 luglio 2012

Edera primaverile


Le edere rigerminanti salivano 
pel vecchio muro scrostato 
con un impeto di giovinezza; 
si attorcigliavano alle
 travi della tettoia come a tronchi vivi;
 coprivano i mattoni
 vermigli d'una tenda 
 di piccole foglie cuoiose, 
lucide, simili a laminette di smalto;
 assaltavano le tegole
allegre di nidi: vecchi e nuovi nidi
 già cinguettanti
di rondini in amore.
                                            G. D’Annunzio.



I tralci sinuosi dell'edera sono uno dei motivi ornamentali che preferisco, se ne trovano spesso nelle carte decorate. Il ritaglio delle foglie, dei rametti e dei loro intrecci sono una bella sfida per gli appassionati del dècoupage e del ritaglio fatto "a regola d'arte" come me.
Per questa cornice (certificata  da  DecoupageItalia), ho scelto un decoro classico usando carta opaca con una texture consistente, difficile da "far scomparire" sotto la vernice ma di bell'effetto.



Breve scheda tecnica
Dopo aver passato il gesso fine sul supporto in legno e aver carteggiato per rendere la superficie levigata, ho preparato un fondo color avorio leggermente satinato che ho poi spaccato con la vernice craquèle.

dettaglio
Riempite le crepe con pigmenti in polvere di due tonalità di verde precedentemente "impastati" con cera d'api neutra, ho isolato il tutto con una mano di vernice finale all'acqua. Ho quindi posizionato i ritagli in modo che corressero lungo la superficie. Dopo le prime 5/6 mani di vernice finale, ho cominciato a scartavetrare e lo spessore della carta ha richiesto numerose ripetizioni di questa operazione fino ad ottenere un bel risultato finale liscio.


lunedì 16 luglio 2012

Stampe botaniche

Una delle mie passioni sono le stampe botaniche antiche che spesso sono anche materiale per i miei lavori. Mi piacerà di tanto in tanto inserire in queste pagine qualche illustrazione. 


Tulipani - B.Besler





Le Rose - J.REDOUTE'


domenica 8 luglio 2012

Il piatto in stile pompeiano


Ciascuno di noi forma la sua cultura ed indirizza il suo gusto grazie a ciò che vede e che lo circonda. Questo piatto che ho realizzato con la tecnica del dècoupage sottovetro si ispira e rende omaggio all'arte che ornava l'antica Pompei,  a pochi chilometri da Napoli, con le sue ville, i giardini con le fontane zampillanti e dove si coltivavano i vitigni del Falerno, con i suoi vetri e gli affreschi che ancora oggi a distanza di duemila anni conservano e offrono al visitatore colori splendidi e irripetibili.


Minerva, la divinità romana  dei guerrieri, della poesia, della medicina, della saggezza, del commercio, delle arti, nonché inventrice della musica.


Molti dei tesori rinvenuti durante gli scavi di Pompei sono  ammirabili oggi presso il  museo archeologico  di Napoli.


Ritratto di Terentius Neo e della moglie (età neroniana)

Flora 


breve scheda tecnica
Il découpage sottovetro si realizza sul retro della superficie di vetro, lavorando cioè " al contrario". Per realizzare il piatto ho sgrassato prima accuratamente la superficie con alcool a 90°, ho steso la vernice per craquelè (Step 1 e 2) che ho lasciato asciugare all'aria. Una volta formatesi le "crepe" le ho riempite con porporina oro ricco e oro verde pulendo l'eccesso.


Ho poi steso la missione a spirito per doratura insistendo sui bordi del piatto e sfumando leggermente verso il centro, dopodichè ho applicato la foglia oro e successivamente passato una mano di lacca decerata. Una volta asciutto, ho incollato i ritagli di carta per la composizione dell'immagine, dipingendo poi a mano i dettagli. Ho protetto il tutto con due mani di vernice di finitura. Per completare ho steso su tutto il retro del piatto della carta di riso verde per simulare l'effetto alabastro e ho terminato con mani di vernice di finitura lucida scartavetrando accuratamente per rendere nuovamente la superficie liscia e uniforme come il vetro.



domenica 1 luglio 2012

Il découpage questo (ex) sconosciuto…


Molti di coloro che gingirellando per blog si troveranno a visitare questo spazio di certo sapranno già cosa sia e in che cosa consista il découpage; per loro e per coloro che invece sanno ancora poco o nulla di questa tecnica decorativa ma che hanno la curiosità di saperne di più, mi pare utile fare qualche accenno alla storia e all’evoluzione nel tempo e nelle mode di questa tecnica a metà tra arte e artigianato. Découpage è  un vocabolo di origine francese che deriva dal verbo découper (trad. tagliare) e sta a indicare i ritagli di carta coi quali si decorano i più svariati oggettiPrimi esempi di découpage sono stati rinvenuti in Egitto negli scavi di antiche sepolture; già sui sarcofagi pare fossero presenti frammenti di papiro decorati finemente ed applicati con l’uso di resine di origine vegetale. Molti collocano nella Cina medievale, dove nel frattempo era stata inventata la tecnica per la produzione della carta, la nascita di quest’arte, che con l’epoca delle esplorazioni e dei grandi viaggiatori, che dall’Europa si spingevano fino alle remote terre d’Oriente e riportavano a casa il gusto e lo stile dei manufatti dei luoghi visitati, la tecnica del découpage cominciò ad essere conosciuta anche in Occidente.Nella Venezia dei Dogi dove arrivavano dall’Oriente mobili e oggetti di lacca bellissimi e costosissimi, destinati solo ai più ricchi, gli artigiani presero a produrre oggetti che ne  imitavano i colori, i decori (ottenuti appunto con ritagli di carta) e la finitura lucida che ottenevano stendendo sugli oggetti mani e mani di sandracca, una resina ricavata da alcune  conifere e che diluita in alcool veniva passata sulle superfici e lucidata con una procedura detta “a tampone” che  conferiva un aspetto finale liscio e brillante. Il loro costo era notevolmente più accessibile rispetto agli oggetti in lacca “originale” e questo ne favorì la diffusione anche tra le classi meno abbienti, da qui il termine “lacca povera” con cui il découpage si diffuse in tutt’Europa. Arrivò in Francia fino a corte, pare che la regina Maria Antonietta si dedicasse personalmente a decorare oggetti con questa tecnica e  con la diffusione della stampa di illustrazioni botaniche di grandi artisti (tra i più celebri si ricordano B.Besler, P. J. Redoutè, M. Delany ),


Gli strumenti di "lavoro" di Mrs Delany. In oro smaltato e seta colorata, le furono regalati dalla regina Charlotte nel 1781. The Royal Collection.


gli oggetti decorati coi ritagli di carta colorata divennero un'elegante consuetudine nelle case europee. Nell’Inghilterra della fine del ‘700 si diffuse un particolare tipo di découpage, lo stile print room, con decori perlopiù monocromatici di stampe raffiguranti città, costruzioni, colonne classiche (era l’epoca dei grandi archeologi e delle grandi spedizioni alla ricerca delle rovine romane e greche)  incollate direttamente sui muri delle case e impreziosite da decori, fregi e cornici . Con la regina Vittoria, durante il XIX secolo romantico, si iniziarono a prediligere  colori tenui, decori con motivi floreali, frutta, angioletti, amorini, che ancor oggi definiscono uno stile che da lei prende nome (lo stile vittoriano) e che ornavano tavolini, scatole e i più svariati oggetti di uso quotidiano. Con l’avvento del Novecento, la pratica del découpage si affievolì notevolmente , fino ad oggi e all’attuale ritrovato interesse di numerosi estimatori in tutto il mondo. Negli ultimi anni questa bella tecnica è diventata una vera e propria moda: moltissimi si sono avvicinati al découpage, cimentandosi, ma se da un lato questo ha giovato alla diffusione della sua  conoscenza, dall’altra qualche volta ha un po’snaturato il senso del découpage classico che per me è fondamentalmente perfezione del ritaglio, gusto nella scelta e nell’utilizzo dei fondi e dei motivi dei decori e cura estrema per la finitura degli oggetti. Di questo mi piacerà parlare in questo mio spazio, di questo e non solo...