di Pina Favarolo - per contatti: ilbeltempo@gmail.com

domenica 24 gennaio 2016

Cenerentola è Napoletana

"La Gatta Cenerentola" è una favola napoletana contenuta ne' "Lu Cunto de li Cunti" (1634) di Giambattista Basile (pseudonimo di Gian Alesio Abbattutis nato e morto a Giugliano in Campania (1566-1632),  che racconta la fiaba di Zezzola (che quasi due secoli più tardi diventa la Cenerentola che i fratelli Grimm ripresero per la loro fiaba divenuta poi famosa in tutto il mondo) e della sua scarpetta (la chianella) fatata; qui ho voluto ricordare l'indimenticabile trasposizione teatrale messa in scena per la prima volta nel 1976, opera magistrale del grande  Roberto De Simone, alcune scene salienti ho volute mischiarle alle illustrazione di Edmund Dulac disegnatore e illustratore francese (1882/1953) reso celebre anche dalle sue fiabe illustrate.
Cenerentola


De Simone - La Gatta Cenerentola - Atto III - 01 - Coro dei soldati



canzone delle sei sorelle

                            



  
E questa è la famosa Scena delle Ingiurie (interpretata magistralmente in questa versione dall'attore Rino Marcelli). E' una cantilena incessante di insulti e offese molto "colorite" che nella sua grandiosità riesce a non risultare affatto volgare, anche perchè molti non riescono a capirne i significati visto che molte delle offese proferite possono essere capite solo da chi conosce bene la lingua napoletana.
Sicuramente inevitabile e forte è la tentazione, quando si ascolta questo dialogo di dedicare col pensiero tali epiteti a persone "reali" e confesso candidamente...qualche dedica l'ho fatta io per prima...
E infine....vissero tutti felici e contenti!!


sabato 16 gennaio 2016

Quattro passi

Questa mia strana, meravigliosa città riesce ancora a stupirmi.
Qualche giorno fa passeggiando per il centro storico, per i Decumani, precisamente a via San Sebastiano, ho notato il portone di una chiesa aperto; parlo della chiesa di Santa Maria della Mercede. A mia memoria non ricordo di averla mai vista aperta eppure ci sono passata accanto per anni per arrivare a lezione all'università. Inevitabile...ci sono entrata.
E' piccola,  appare da subito accogliente, ad un'unica navata, struttura tipica dello stile tardo barocco, senza banchi, ma con le sedie con le sedute impagliate tutte allineate come era uso antico.
Sul lato sinistro ho scorto una teca/vetrina che conteneva molti oggetti e quando mi sono avvicinata ho letto che si trattava del reliquiario dedicato a Sant'Alfonso Maria dei Liguori (1696-1787) santo napoletano.
Reliquiario
E' forse un santo poco noto ai più, però è molto caro ai fedeli napoletani e non tanti sanno o si ricordano che quando intonano uno dei più belli e noti canti di Natale, il "Tu scendi dalle stelle" stanno cantando una sua composizione e che la ancora più cara per me "Quanno nascette ninno" è un'altra sua stupenda opera colma di devozione.
                                                                                            
L'emozione e la tenerezza sono state grandi e potervi restare per qualche minuto è stato per me un regalo inaspettato di una bella giornata.

mercoledì 6 gennaio 2016

La Madonna dei Miracoli

Questo lavoro mi è stato esplicitamente richiesto, si tratta di un quadretto che raffigura la Madonna dei Miracoli del Santuario di Saronno (Va).
Avevo a disposizione un'immaginetta abbastanza danneggiata dal tempo e da una piega del cartoncino che l' aveva rovinata.  
Dopo aver preparato la base con fondo gesso e carta vetro, per lo sfondo, volendo porre in evidenza solo la figura della Madonna col Bambino ho preferito riprodurre un effetto cielo molto luminoso e ho proceduto con numerose spugnature e velature alternate.
ho poi vaporizzato la missione a spirito e applicato la foglia oro 24kt in due tonalità di oro
e ho finito il contorno con porporina liquida oro veneziano.
La finitura ha richiesto il lavoro più delicato, la carta avendo molto spessore ha richiesto molte mani di finitura e successivi passaggi di carta vetro per eliminare completamente l'effetto "scalino". Ho terminato con una lucidatura a cera neutra perchè non volevo ottenere un'effetto estremamente brillante trattandosi un un oggetto dall'aria volutamente "vintage" molto gradita al destinatario del lavoro.
 

venerdì 1 gennaio 2016

Capodanno 2016


L'Anno Nuovo
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un Ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
                                      G.Rodarigde59gh9imi