di Pina Favarolo - per contatti: ilbeltempo@gmail.com

martedì 1 marzo 2016

Un decreto non cambia la Storia


In queste ore Napoli, la città e il Popolo intero stanno subendo l'ennesima apparentemente incomprensibile, violenta e inaspettata pugnalata alle spalle. In queste ore Il ministro degli Interni,che probabilmente ritiene di non avere nulla di utile da fare oltre che occuparsi di fatti che non gli riguardano, anzichè cercare di risolvere i tanti problemi di violenza e di sicurezza pubblica che imperversano sulla penisola, di trovare i soldi per comprare le divise degli appartenenti alle forze dell'Ordine, di riportare a casa dopo anni quei due poveri Marò, ostaggi innocenti di guerre economiche, di chiamare una buona impresa di traslochi per liberare l'appartamento principesco vista Fontana di Trevi che gli costa d'affitto quanto un monolocale nella più desolata delle periferie, se non trovare il tempo per emanare un decreto che spolia la Deputazione di San Gennaro e con lei il Popolo tutto, del santo, della sua autorità e del suo ruolo di protezione e garanzia del culto e del Tesoro del nostro patrono. 
La Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro nacque per tenere fede al voto fatto durante l'eruzione del Vesuvio del 1527, quando i rappresentanti delle Famiglie nobili napoletane, per ringraziare il Santo per la protezione dalla lava di una terribile eruzione, fecero impegno in nome del Popolo, di protezione e custodia della Cappella di San Gennaro, del Tesoro e delle Funzioni collegate al culto del Santo; organo completamente laico che dal 1601 assicura al Popolo napoletano la protezione del Patrono e di tutta la sua Ricchezza.
I rapporti tra la Deputazione e la Curia della città sono stati sempre travagliati e controversi e probabilmente nell'ultimo periodo ancora più difficili; forse per sciogliere qualche suo personale voto, il capo del Viminale ha ritenuto di dover approvare il decreto che dispone l'equiparazione della Deputazione da sempre organo laico e indipendente, a una normale Fabbriceria (enti che si occupano delle opere di promozione del culto dei santi dotati di personalità giuridica e come tali rientranti sotto l'autorità del Ministero). con questa decisione si dispone la nomina diretta dei componenti da parte del ministro e l'entrata di almeno quattro membri della Deputazione di provenienza della Curia, e in queste ore pare che le nomine siano già state comunicate, snaturando di fatto quest' organo e privando il Popolo napoletano del suo ruolo.....

So che le mie parole non potranno cambiare nulla, ma vorrei chiedere solo: PERCHE'?
Vorrei che qualcuno avesse una risposta tanto plausibile e tanto convincente da convincermi che questa decisione possa essere utile al popolo e che non sia solo una decisione ad hoc presa per accontentare pochi, pochissimi notabili non ancora sazi di soldi e potere.
Vorrei chiedere al Sindaco della Città, altro depositario ( in nome e per conto del Popolo) insieme al vicepresidente della Deputazione di una delle due Chiavi dell' armadio nella Cappella del Tesoro, dove sono custodite le ampolle del Sangue del Santo, di abbandonare ogni atteggiamento ambiguo, di protestare, a nome del Popolo di Napoli, di farsi portavoce dell'indignazione e del rifiuto fermo dei napoletani per questa decisione inutile, antistorica e soprattutto dannosa e lesiva della dignità di Napoli. 
Manifesto MASSIMO SOSTEGNO a tutte le forme di protesta civica e civile che si attueranno contro questo decreto di cui Napoli non ha alcun bisogno!
E da napoletana, da popolana, fedele e affezionata al nostro santo San Gennaro, tristemente certa della sordità umana, politica e burocratica mi affido, come spesso faccio, al patrocinio del diretto interessato che di certo saprà come manifestarsi con tutta la sua potenza!
Concludo con un sonoro: SAN GENNARO PIENZACE TU !!!! (però pienzace, impegnati!!!)